Nuestro Logo

Nuestro Logo
I Festival Internacional

lunes, 18 de enero de 2016

POETAS PARTICIPANTES: PIETRO BERRA, ITALIA

Pietro Berra (Como, 1975) es periodista en periódico de su ciudad en el que colabora en sus páginas culturales. Ha colaborado también con los semanarios nacionales "Diario", "Panorama" y "Hoy". Ha publicado 15 libros de poesía, narrativa y ensayos. Las más recientes son Poesie dal fronte. Dalla Grande Guerra all’Afghanistan vite inversi di soldati semplici e La città visibile, Poesie da affrancare,y tres guías cine-turísticas del lago de Como y de la región de Lombardia. Es promotor de eventos culturales y participa de los comités organizadores de “ParoLario”, “Festival de cine del Lago de Como”, Premio Internacional de Literatura "Alda Merini", “Grand Tour Poético” (manifestación itinerante para la difusión de la poesía y la belleza en Italia y en el mundo).Durante más de veinte años ha trabajado con artistas visuales publicando libros de artistas y plaquetas para las ediciones Pulcinoelefante, Lythos, Il robot adeorabile, Minima poética / Gallery Lounge y Signum. Con Alcide Gallani ha creado y producido a partir de 2015 "Poemas enlatados", poesías en cajas de porcelana decoradas a mano.

Ode al vento
(Una historia de antípodas)


I luoghi che mi abitano


Amo i luoghi che mi abitano
le persone che mi vivono.
Ci siamo incontrati sull'angolo
azzurro tra avenida Italia e via
degli Emigrati in Cile. Ci siamo
amati nella spuma di un'onda
di Isla Negra, oceanica variante
della siepe leopardiana sospesa
come quadro alla parete.
Ci siamo mescolati in una folla
di ricordi strasognati. I sogni
pietre raccolte su opposte spiagge
ora segnano i margini del lago
che liquefatti ci contiene.



Ode al vento


Vento che danzi sulla soglia
di casa. Mi riporti l'autunno
e insieme, per la prima volta,
anche la primavera.

Vento che levi le ultime foglie
da occhi di bosco. La notte
mi scrutano gialli da dietro i cespugli
diffidano dei miei sogni.

Vento le stesse foglie appendi
tornate rosa, tornate verdi
a occhi di cielo con cui vedo le braccia
forti dei platani di calle Macul.

Vento scuoti la foglia chiusa
dentro la scatola dei ricordi
raccolta per Tato, il niño
del mondo di sotto

l'ultima volta che scese
le scale che portano fuori
dal bosco, che portano
fuori da me.

Vento il mio cuore a forma di foglia
fallo volare fino alla casa
di Neruda, fa' che si posi sul mosaico
del pavimento accanto ai suoi piedi.

Vento che ti diverti a incollare
i nostri profili sui lati opposti
delle vetrate dei caffè
da Ñuñoa fino al Marais

fa' volare, vento, i nostri pollini
fino a sentire la verità della pelle, 
fino a entrarci dentro senza
la smania di accendere la luce.

La luna ci basterà.



Luna di Novembre


Da opposti cieli guardavano
la stessa luna di novembre.

Lui dalla terrazza sospesa
tra il castello del Barbarossa
e le cime dei noci, 

lei sopra l'insegna del centro 
commerciale di Ñuñoa
la guancia accarezzata dalle onde
della tenda tirata di lato.

Spettatori incantati
dello spettacolo della notte
aspettavano il colpo di scena:
che si voltasse la luna
rivelando l'amato volto.

La notte che taglieranno il cielo
con un aereo per abbracciarsi
dall'altro lato del sipario
alzate la testa ai sogni:
sul mondo pioveranno bombe 
di poesia.



Funicolares a las antípodas


Le facce incollate
per una foto ricordo
nelle sagome senza volto
ai piedi del San Cristobal.
Sono “italianos” del Nord
come lingegnere che progettò
questa funicolare pagata
dagli emigranti con i loro giorni
con i loro sogni.
Il sogno di una funicolare
per arrivare alla madre di Dio
come quella
che al loro paese
avevano costruito i signori
per raggiungere
le loro ville.



La casa nel bosco


Torno a casa
camminando piano
per non disturbare
la notte.

Chiudo la porta
al giorno.

Rientro in me stesso
finché il ghiro rientrerà
nella sua tana
sul noce.





No hay comentarios:

Publicar un comentario

Tu opinión nos importa